Restani conquista con il lirismo estenuato ma mai compiaciuto e con la prepotenza della sonorità in perfetto equilibrio con Riccardo Muti e l’Orchestra Filarmonica della Scala… La lezione ravennate ne fa la musica più struggente del mondo.”

                                                                                                     – Corriere della Sera

Restani conquista con il lirismo estenuato ma mai compiaciuto e con la prepotenza della sonorità in perfetto equilibrio con Riccardo Muti e l’Orchestra Filarmonica della Scala… La lezione ravennate ne fa la musica più struggente del mondo.”

– Corriere della Sera

Talento precoce, Paolo Restani ha dato il suo primo recital a 12 anni. Nel 1984, sedicenne, viene invitato dal grande direttore artistico Francesco Siciliani a debuttare all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma dove ottiene un successo straordinario testimoniato dalla critica più autorevole: E’ destinato a inserirsi fin d’ora nella grande tradizione pianistica del nostro paese (Alfredo Gasponi, Il Messaggero), A Santa Cecilia è nata una stella (Mya Tannenbaum, Corriere della Sera), Sedici anni ma non gli credete: Paolo Restani, che ha fatto la sua apparizione l’altra sera all’Accademia di Santa Cecilia, è addirittura scioccante (Ivana Musani, Paese Sera).
Seguono immediatamente scritture con i maggiori teatri italiani. Fra le tante affermazioni di quegli anni, memorabile il concerto alla Sala Verdi di Milano per le Serate Musicali nel Gennaio 1988: chiamato a sostituire Alexis Weissenberg con poche ore di preavviso, presenta un programma che include le Variazioni Eroica di Beethoven e i 12 Etudes d’exécution transcendante di Liszt.

In trentacinque anni di carriera ha dato concerti in molti dei più importanti centri musicali del mondo, distinguendosi per un personalissimo tratto interpretativo in costante maturazione. La padronanza tecnica e la profondità di lettura, tese a rendere trasparente e percepibile ogni minimo dettaglio di scrittura, ne fanno un artista eccelso soprattutto nel repertorio romantico dove il suo virtuosismo richiama alla memoria i più grandi nomi della tradizione pianistica: …nell’esecuzione di Chopin sono sorprendenti le affinità con Vladimir Horowitz per il timbro, la ricchezza del colore e la chiarezza della melodia (Allgemeine Zeitung, in occasione di un suo recital a Francoforte del 1996).

Nel Giugno 2004 il debutto con l’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti (Concerto nr. 2 di Liszt) viene accolto con unanimi ed entusiastici consensi.
Ancora con la direzione di Muti, nel 2008, è solista nella produzione sinfonica di Lélio ou Le Retour à la vie op. 14b di Berlioz accanto a Gérard Depardieu (voce recitante), Mario Zeffìri (tenore), l’Orchestra Luigi Cherubini, l’Orchestra Giovanile Italiana, il Konzertvereinigung Wiener Staatsopernchor.

Tra i recitals delle recenti stagioni si ricordano: Carnegie Hall di New York, Grosser Musikvereinsaal di Vienna, Konzerthaus di Berlino, Prinzregententheater di Monaco di Baviera, Rheingoldhalle di Mainz, New Congress-Hall di Innsbruck, International Performing Arts Centre di Mosca, Sala Grande della Filarmonica di San Pietroburgo, Teatro Colon e Teatro Coliseo di Buenos Aires, Londra, Stoccolma, Bruxelles, Francoforte, Amburgo, Istanbul, Beirut, Santiago del Cile, Montevideo, Dubai, Kuwait City, Manama.
In Italia: Milano (Teatro alla Scala, Auditorium La Verdi), Roma (Quirinale, Auditorium del Parco della Musica, Teatro dell’Opera, Auditorio di Via della Conciliazione, Teatro Sistina), Napoli (Teatro San Carlo, Teatro Augusteo, Politeama), Venezia (Teatro La Fenice), Trieste (Teatro Verdi), Verona (Arena), Bologna (Teatro Comunale), Firenze (Teatro Comunale, Teatro della Pergola), Torino (Teatro Regio, Auditorium RAI), Bari (Teatro Petruzzelli), Genova (Teatro Carlo Felice), Palermo (Politeama).

Prestigiosi anche i festivals in cui è regolarmente ospite: Flanders Festival, Festival Martha Argerich di Buenos Aires, Hatchlands Music Festival di Londra, Istanbul Recitals, Al Bustan Festival di Beirut, Ljubljana Festival, Jornadas Internacionales de Piano di Oviedo, Asturias Festival, Ravenna Festival, Maggio Musicale Fiorentino, Festival MITO di Milano, Rossini Opera Festival di Pesaro, Settembre Musica di Torino, Festival Pianistico Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo, Festival Verdi di Parma, Festival Uto Ughi per Roma, Panatenee Pompeiane, Festival Romaeuropa, Todi Arte Festival, Ravello Festival.
Nel Gennaio 2008 su invito di Yuri Temirkanov partecipa al “XVII Festival Internazionale Christmas Musical Meetings in Palmira of the North” di San Pietroburgo.

Grande la sua popolarità in Sud-America dove si reca ogni anno. “L’Associazione della critica argentina” lo premia nel 2005 quale miglior interprete dell’anno e nel 2011 per i concerti con il Quartetto d’archi della Scala come miglior ensemble.

E’ stato solista con orchestre quali Münchner Symphoniker, Stuttgarter Philharmoniker, Berliner Symphoniker, Neue Philharmonie Westfalen, St. Petersburg Academic Symphony, Philharmonique de Nice, RTV Slovena, Sinfonica Nacional de Chile, Filarmonica di Kiev, Orchestra d’archi dei Berliner Philharmoniker, Australian Chamber Orchestra, Chamber Orchestra Kremlin, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestre Sinfoniche della RAI di Milano, Roma e Napoli, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Sinfonica Arturo Toscanini di Parma.
Tra i direttori: Roberto Abbado, Gerd Albrecht, Piero Bellugi, Christian Benda, Yoram David, Vladimir Delman, Claus Peter Flor, Heiko Mathias Forster, Lu Jia, Lothar Koenigs, Gerard Korsten, Julian Kovatchev, Gustav Khun, Uroš Lajovic, Yoel Levi, John Nelson, John Neschling, Gunter Neuhold, Daniel Oren, Massimo Pradella, Donato Renzetti.

Appassionato di musica da camera, ha suonato con il Quartetto d’archi della Scala, il Quartetto Fonè, il Quartetto David, i Solisti della Scala, il violista Simonide Braconi, il violoncellista Andrea Noferini ed ha accompagnato, in cicli liederistici, Monica Bacelli, Guillemette Laurens, Claire Brua.

Musicista versatile, testimone della possibile integrazione tra le diverse forme d’arte, è co-protagonista in produzioni teatrali che lo vedono al fianco di Gérard Depardieu, Enrico Maria Salerno, Mariano Rigillo, Gottfried Wagner, Carla Fracci, Sylvie Guillelme, Laurent Hilaire.
In particolare con Chiara Muti dal 2006 al 2008 realizza tre opere originali di teatro-musica su Rachmaninov-Gogol, sulla vita di Mozart, sul rapporto Wagner-Ludwig II. Dal 2013 Simona Marchini lo vuole accanto a sé nella pièce dedicata a Verdi tuttora in tournée in Italia.

Il suo repertorio, vastissimo, spazia da Bach ai contemporanei comprendendo più di 60 concerti per pianoforte e orchestra e altrettanti programmi di recital.
La predilezione per i capolavori del Romanticismo e del ‘900 storico lo porta ad affrontare l’opera omnia pianistica di Brahms, la maggior parte delle composizioni di Chopin, Debussy, Ravel, Rachmaninov, le integrali degli Studi di Chopin, Scriabin, Liszt (oltre 150 esecuzioni dei 12 Etudes d’exécution transcendante), nonché l’intera produzione per pianoforte e orchestra di Beethoven, Field, Chopin, Liszt, Tchaikovsky, Saint-Saëns, Casella.
Di rilievo la sua dedizione all’opera di Franz Liszt, di cui è considerato uno dei maggiori interpreti.
Dalla collaborazione con Michael Nyman è nata la prima esecuzione italiana di The Piano Concerto per pianoforte e orchestra, tratto dalla colonna sonora del film premio Oscar Lezioni di Piano di Jane Campion.

I suoi CD e DVD sono pubblicati da Deutsche Grammophon, DECCA, Brilliant Classics, Imd Music & Web, Amadeus, Gruppo Editoriale l’Epresso.

Dal 2018 è Artista Steinway.

Paolo Restani è stato l’ultimo e prediletto allievo di Vincenzo Vitale (celebre esponente della Scuola Pianistica Napoletana, studiò con Florestano Rossomandi, Attilio Brugnoli e, infine, con Alfred Cortot all’École Normale de Musique di Parigi).
Successivamente i suoi insegnanti sono stati Gerhard Oppitz (erede dell’arte interpretativa di Wilhelm Kempff) all’Hochschule für Musik und Theater di Monaco di Baviera e Peter Lang al Mozarteum di Salisburgo. Ha inoltre ricevuto lezioni da Vladimir Ashkenazy, Aldo Ciccolini, Gustav Kuhn, Piero Rattalino.
Ha studiato composizione a Roma con Paolo Arcà e a Milano con Bruno Bettinelli.